NUOVO
RECORD SARDO DI DISTANZA
Un
bel volo di quelli che non ti aspetti
Il
mio nome è Marco Spano, alias “Agricolo” per gli
amici di volo.
Abito
in un’isola chiamata Sardegna, quindi isolati dal punto di vista
del volo libero dal resto d’Italia. Abbiamo scarse possibilità
di grandi voli, essendo l’isola povera di grandi montagne, e
le poche che abbiamo sono spesso funestate da forti venti, inoltre
non abbiamo grandi maestri da seguire, e le nozioni di volo, le abbiamo
tutte apprese sulla nostra pelle , facendo lentamente esperienza negli
anni, cercando di tenere il passo, con il lontano mondo del volo libero
“oltremare”.
Però in questi ultimi anni ci siamo organizzati, rinvigorendo
la vita di club, organizzando mini stage di volo, con grandi maestri
come Jimmy Parcher per la tecnica, e il preparatissimo Damiano Zanocco
per la meteorologia, essi ci hanno aperto la mente, aiutandoci con
i loro consigli a volare meglio e più lontano.
Due volte all’anno ci ritroviamo in Corsica con i nostri amici
di Ajaccio, dove abbiamo imparato a volare su montagne da 2000m, con
condizioni che hanno niente da invidiare a quelle alpine; loro a sua
volta, vengono da noi trovandosi a volare con le difficili condizioni
della pianura. Infine abbiamo portato nei nostri decolli, anche i
Siciliani inventandoci il campionato delle “Isole” che
quest’anno ha avuto un gran successo, e il campionato Sardo
di XC novità tra i piloti isolani.
Insomma ci siamo dati la sveglia e ora incominciamo a raccogliere
i frutti, con nuovi voli, mai immaginati prima, ma che grazie alla
perseveranza e a un pizzico di fortuna, vedono tramutare i sogni in
realtà, come quello che ho fatto io, e che ho visto realizzarsi
!
Ora
vi racconto un bel volo, di quelli che non ti aspetti e che non si
dimenticano facilmente, perché in Sardegna pochi hanno fatto
distanza .
10
Giugno 2006 Giara di Gesturi (Tuili), decollo a 480 m slm, condizioni
con foschia e afa estiva; sono le h. 12.30 e abbiamo già 28
/30 gradi di temperatura, la giornata sembra veramente “piatta”
e non lascia presagire niente di buono.
Decollo
con non poche difficoltà e dopo vari tentativi, a causa del
vento al traverso proveniente da nord-ovest, subito inizio a salire
in ordine sparso, le termiche sono piccole cannonate, ma fanno il
loro dovere, appena superato il piano della giara di Gesturi, inizio
a trovare termica sempre più organizzata, e in un attimo mi
ritrovo già a 1200m., e il bello è che continuo a salire
senza sosta, sopra la mia testa il cielo è pulito e completamente
azzurro.
In un attimo sono a 1800m., la termica mi scarroccia a sud ovest,
a 2000m mi pento di non essermi vestito pesante, ma non m’importa,
ormai il mio pensiero vola via già lontano per un bel volo
di Cross, e vado, direzione Nord-Est verso il paese di Sadali, se
tiene continuo.
Sono ormai a 2300m. la pianura sottostante si perde a vista d’occhio,
dentro di Me la speranza di fare distanza inizia a concretizzarsi,
quella che doveva essere una banale giornata di volo, si sta velocemente
tramutando in qualcosa di straordinario.
Mentre sorvolo altissimo il paese di Isili, noto sulla destra una
bellissima strada di cumuli che corre verso Sud, e che sembra arrivare
fino a Cagliari, l’unica in mezzo a tanto cielo azzurro, un’idea
mi balena nel cervello, avendo il vento a favore, seguirò quella
direzione fin dove mi porta.
Il volo non è dei più tranquilli, incessante turbolenza
e continue chiusure, mi tengono fastidiosamente compagnia. Nella zona
industriale di Isili perdo quota, ma non mi perdo d’animo, infatti
dopo l’ennesimo scossone, finisco dentro un termicone, salgo
a palla con il vario che squilla all’impazzata, salgo senza
alcuna difficoltà, stringendo con un paio di giri la termica,
fino ad agganciare il cumulo, e via, proseguo il volo fino al lago
di Mulargia.
Decido di non passarci sopra, ma di girargli attorno, tenendo sempre
una quota costante, fino a quando non si copre d’ombra tutta
la vallata, e inesorabilmente mi ritrovo in discendenza, da 2300m
scendo 1800m. , la discendenza continua imperterrita, finchè
un grosso paese mi viene in aiuto in lontananza (Sirigus Donigala),
spero di arrivarci con abbastanza quota, sono a 1500m e scendo fisso
fino alla quota di 800m., tanto che inizio ad adocchiare un possibile
atterraggio vicino al paese.
Peccato penso, è stato bello mentre attraverso il paese a 600m.,
poteva andare meglio ma anche peggio ! ma all’improvviso mi
sento sbattere la vela da piccole bombe, la concentrazione sui comandi
risale a mille, provo a starci dentro, le mini bombe mi tirano su,
e vai !, continuo fino a trovare il massimo dell’ascendenza
e in un attimo salgo con il vario a +7 che fischia, rifaccio 1800m,
e finalmente riappare la strada di fiocchi bianchi, la partita è
ancora aperta e mi lancio all’inseguimento.
Salgo dritto, e con speed a metà, fino a quota 2570m, ormai
non mi fermo più, continuo a scrutare l’orizzonte dove
vedo la catena dei Monti del Serpeddi, è a una manciata di
km, e dopo ce solo la piana verso Cagliari.
Sono congelato con le dita intorpidite dal freddo, ma non mollo, provo
a fare delle foto ma la macchina è andata, il cellulare in
tasca squilla ogni tre minuti, probabilmente sono gli amici a terra,
desiderosi di sapere che fine ho fatto, ma sono super felice, sto
per arrivare a Cagliari.
Gia vedo tutto il golfo, mi mancano poco più di 2 km a punta
Serpeddi ed ho di nuovo un calo di quota.
Una continua discendenza mi porta fino a quota 1800m., cerco come
un disperato tra le valli un refolo di termica, fino a che, una bella
colonna d’aria ascendente mi fa guadagnare quota 2200m., e via
di acceleratore verso la cima. Quando arrivo a 5/600 m dal monte incomincio
a perdere quota di nuovo, mi allargo e accelero, all’improvviso
collasso completo della vela, questo e il rotore di sottovento, penso
dentro di Me, meglio andare via in fretta da qui ! mi allargo ancora,
fino a intravedere un passaggio in un canale, e finalmente la brezza
di mare frontale, mi aiuta a superare il passo.
Fiancheggio tutto il monte alla ricerca di termiche, ma niente da
fare, la stanchezza inizia a farsi sentire, sono in volo da 3h. e
30’ sono stanco, il paese di Sinnai è davanti a Me sulla
pianura, mi ritengo pienamente soddisfatto, e senza esitazione vado
in atterraggio, dove atterro esausto.
Mi spoglio degli indumenti di volo, arrivano anche dei passanti a
chiedere da dove arrivo, il telefono e pieno di messaggi e chiamate
senza risposta, chiamo un recupero.
Sono incredulo, ho un Mistral 2 del 2001 dhv 1-2, e ancora riesce
a stupirmi con voli del genere, ho fatto 78 km su percorso, e 52km
in linea, di cui la maggior parte fatti in pianura, cose del genere
in Sardegna non accadono spesso, e chi è venuto a volare qui
da noi, sa che e dura fare distanza, le nostre condizioni non sempre
si domano!
Ma qualche volta i sogni si avverano.
Marco Spano "L'Agricolo"
Ass. Volo Libero Sardegna
“ I Fenicotteri Rosa”